“Verso il testo unico ambientale”
Luciano Butti,
Ambiente e Sviluppo, Ipa Servizi, 2003, n. 4, p. 10.
Trova forse finalmente avvio, dopo innumerevoli polemiche e critiche, il tanto atteso riordino delle leggi ambientali. Il quadro legislativo nazionale è infatti oggi caratterizzato da un’immensa produzione normativa di carattere disorganico e frammentario, che rende necessario un intervento immediato. In questa direzione, il 14 maggio scorso il Senato ha approvato il DDL recante “Delega al Governo per il riordino, il coordinamento e l’integrazione della legislazione in materia ambientale e misure di diretta applicazione”, che modifica in parte il testo approvato il 2 ottobre 2002 dalla Camera dei Deputati. Il testo dovrà quindi essere nuovamente esaminato e approvato dalla Camera.
Anche in questo caso non sono però mancati appunti e critiche. A partire dalla più volte sottolineata indeterminatezza dei principi e dei criteri direttivi imposti al Governo e dall’ampiezza della delega, per giungere alla scelta di affidare a una Commissione di esperti la redazione dei Testi unici. Si rivela quindi utile a questo punto, per meglio comprendere i futuri interventi del Governo, ripercorrere brevemente l’iter della riforma in corso nel contesto delle leggi ambientali vigenti in Italia.