30.06.2014

“L’utilizzo della scienza nel diritto ambientale”

Luciano Butti,
Rivista Giuridica dell’Ambiente, 2014, n. 2, p. 129.

L’articolo muove da una constatazione, che l’autore riferisce alla propria esperienza professionale, prima come magistrato e da oltre quindici anni come libero professionista: molto spesso nelle controversie ambientali la scienza viene utilizzata senza adottare quelle procedure e quelle cautele che sono invece indispensabili per raggiungere conclusioni affidabili.
Ciò premesso, l’autore in primo luogo analizza le ragioni per le quali una adeguata formazione sul metodo scientifico è necessaria ad un giurista moderno. Vengono poi esaminati i precisi criteri offerti dalla giurisprudenza – americana ed europea – per l’ammissione della prova scientifica nei procedimenti giudiziari. In un successivo capitolo, l’autore analizza i rapporti fra diritto ambientale ed epidemiologia, dimostrando la necessità, per i giuristi, di applicare con precisione le regole della statistica, ed in particolare quelle della ‘probabilità condizionata’.
L’articolo si conclude con un’analisi dei rapporti – chiariti dalla giurisprudenza costituzionale anche recentissima – tra principio di precauzione e principio di proporzionalità: il secondo definisce, secondo la proposta interpretativa dell’autore, la ‘misura’ e il ‘ritmo’ del primo.

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