“Responsabilità degli esperti per il terremoto dell’Aquila: un primo commento alla sentenza”
Luciano Butti, Marina Zalin
Diritto 24, 31 gennaio 2013
L’avv. Marina Zalin e l’avv. Luciano Butti commentano la sentenza del Tribunale aquilano – depositata nei giorni scorsi – con la quale sono stati inflitti sei anni di reclusione per omicidio colposo ai sette componenti della Commissione Nazionale Grandi Rischi.
In sintesi, ai componenti della Commissione veniva contestato di aver fornito informazioni incomplete, imprecise e contraddittorie sulla natura, sulle cause, sulla pericolosità e sui futuri sviluppi dell’attività sismica che era in corso il 31 marzo 2009 – data nella quale la Commissione si riunì nel capoluogo abruzzese. Per effetto di ciò, molti aquilani, sentendosi rassicurati, avrebbero abbandonato precedenti cautele di comportamento, trovando la morte in occasione del grave sisma del 6 aprile.
Il commento dà atto della approfondita motivazione, ma evidenzia due serie carenze nelle argomentazioni giuridiche che hanno portato alla decisione di condanna.
In primo luogo, secondo gli autori, il Tribunale ha errato nella scelta dei criteri in base ai quali ha deciso di poter utilizzare una determinata teoria scientifica.
In secondo luogo, il commento evidenzia come Tribunale sia incorso in un serio errore di valutazione dei dati statistici disponibili, con evidenti quanto gravi conseguenze in merito all’affermazione della responsabilità degli imputati.