Effluenti di allevamento, acque reflue e digestato-sottoprodotto: il c.d. “Decreto Martina” individua i nuovi criteri per l’utilizzazione agronomica
Il D.M. 25 febbraio 2016 ha abrogato il precedente D.M. 7 aprile 2006 e fissato i nuovi criteri generali e le norme tecniche da applicare in caso di utilizzazione agronomica di effluenti di allevamento, acque reflue e digestato; l’indicazione è puntuale e vincolante; in caso di mancato rispetto, le attività di gestione dei menzionati materiali torneranno regolate dalla disciplina dei rifiuti (parte IV, D.Lgs. n. 152/2006), anche in termini di sanzioni. Tra le principali novità, spicca l’introduzione delle modalità di utilizzo ai fini ammendanti del digestato-sottoprodotto.
Sul numero 10/2016 della rivista Ambiente & Sicurezza B&P Avvocati ha pubblicato un approfondito contributo a firma di Luciano Butti, Alessandro Kiniger e Silvia Campigotto.