DM 264/2016 sui sottoprodotti
Con il d.m. 264/2016 sono stati introdotti criteri e suggerimenti operativi per dimostrare, con riferimento a tutti i residui di produzione, la sussistenza dei requisiti per l’attribuzione della qualifica di sottoprodotto e, quindi, per l’esclusione dalla categoria dei rifiuti. I criteri, come recentemente chiarito dal Ministero dell’Ambiente con circolare del 3 marzo 2017, non sono vincolanti. Il d.m. introduce inoltre disposizioni specifiche per le biomasse. Sono esclusi dall’ambito di applicazione del d.m. i residui che hanno già una disciplina specifica, come le terre e rocce da scavo disciplinate dal d.m. 161/2012. Un approfondimento è contenuto nell’articolo “Sottoprodotti e biomasse analisi del nuovo decreto” a firma degli avv.ti Federico Peres e Alessandro Kiniger, di prossima pubblicazione sul numero 4 della rivista Ambiente&Sicurezza.